Credenze e cassettiere per la zona living con vecchi cartelli dipinti a mano
Un vecchio pannello di legno in una officina meccanica
Anni fa Luca, portando il furgone dal meccanico, vede un pannello di legno in un angolo. Sotto al nero di segni di ruote campeggia una scritta rossa, interrotta da un taglio impietoso: L’u…il carattere è inequivocabile quanto basta per capire che si tratta probabilmente di una parte di un vecchio cartello di qualche festa dell’unità a Narni, magari dei tempi gloriosi del PCI di Berlinguer, forse anche prima (Longo? Togliatti?): tempi in cui volontari di sezione, tra una riunione e un’altra, si mettevano a dipingere a mano la segnaletica della festa di partito.
Far nostro un tesoro davvero prezioso: la memoria storica
Luca chiede al meccanico se può prendere il pannello, e questo, perplesso, acconsente.
Passano un paio di anni in cui quel pannello langue in qualche angolo di bottega, e capita una cliente dallo spirito nostalgico. Io la accompagno a vedere il nostro parco materiali e lei si sofferma proprio davanti a quel pannello: è fatta, lo utilizzeremo per la cassettiera della sua camera da letto!
Restauro conservativo la soluzione!
Quando ci metto le mani però non so come risolvere il problema della “U” interrotta, e dopo averci pensato su, opto per l’opzione restauro conservativo del pannello. Un pò come fanno i restauratori di dipinti in alcuni frangenti, per far capire al fruitore dell’opera come sarebbe continuata quella linea interrotta dall’usura dell’opera, accennano una prosecuzione stilizzata e monocroma di essa (senza entrare in competizione con l’artista, per carità), così io mi permetto di finire la “U”, lasciando però la parte posticcia verniciata con un grigio neutro.
Il pannello viene sezionato per fare i frontali dei cassetti, poi montati su di una struttura grigia molto scarna, con zampe e pomellini di ferro.
Ecco nata la cassettiera “L’unità”, dove “L’U”, ormai musealizzata, rimanda ad una “nità” persa per strada, un frammento vagante chissà dove e che ancora molti nostalgici di sinistra come me si intestardiscono a cercare…