Credenza Denti: mobile a forma di pillola in multiflex e legno di recupero colorato
La serie “Denti” nasce da una delle nostre prime sperimentazioni: nel corso delle nostre ricerche abbiamo scoperto il multiflex, un multistrato pieghevole adatto a creare superfici curve. Ne ho colto subito le sue potenzialità progettuali, e per iniziare ho buttato giù un disegno di un mobile con la sagoma di una pillola , sorretto da esili zampine.

Una volta ottenuta la sagoma sono passato alla stuccatura e alla verniciatura (la prima fu una laccatura di un bianco lucido…), ed è lì che ho scoperto il difetto del multiflex: essendo fatto di una miriade di squame di legno, questo tipo di multistrato tende a fendersi dopo la verniciatura, lasciando piccoli spacchi sulla superficie.
Nei prototipi successivi ho allora trovato questa soluzione: una volta assemblata la pillola viene ricoperta di uno strato di colla e fogli di giornale, prima di passare alla fase della finitura.
Con questo metodo si ottiene una superficie continua ed elastica, che tiene ben strette le squame del multiflex ed evita gli spacchi.
Una volta ottenuto il nostro involucro “pillola”, ho pensato a come dargli la sua identità: allora ho immaginato un mobile come una grossa bocca che digrigna i denti, ma denti storti e cariati da orco, non certo da fata!
La dentatura è realizzata con una serie di listelli verticali in legno di recupero, tutti disallineati e diversi per colore e texture.
Mimetizzata tra questi elementi verticali c’è la maniglia, un listello più corto degli altri e con il profilo svasato per una presa comoda. Tiri il dente e si apre un ampio cassettone…
Credenza denti lunga
Con il tempo abbiamo realizzato diversi modelli della serie “Denti”, quello che più mi piace è quello presentato in occasione della mostra “Mutabor”: una cassettiera bassa, lunga ben 220cm, composta da tre cassettoni disposti in serie orizzontale, il frontale costituito da un’unica serie di “denti” in legno di recupero.
La particolarità di questo pezzo è nella base, che amplifica l’effetto pseudo-organico del mobile: quattro zampe composte da frammenti di legno dai toni verde/marrone, somiglianti a radici nodose ben ancorate a terra.